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Il mistero di Natalina Papandrea sparita nel nulla: ombre sull’ex compagno

Si infittisce il mistero della donna, madre di una bimba, svanita nel nulla tre anni fa. L’uomo, un egiziano, ad aprile è stato espulso dall’Italia perché ritenuto in contatto con il terrorista islamico responsabile nel 2016 dell’attentato ai mercatini di Berlino.

Natalina Papandrea

Si infittisce con scenari inquietanti il mistero di Natalina Papandrea, la 44enne di Roccella Jonica sparita nel nulla tre anni fa, madre di una bambina di 9 anni che ancora chiede di lei. A distanza di tre anni da quel 17 novembre 2017, gravi interrogativi ancora ruotano attorno a questa vicenda di cronaca, con numerosi punta poco chiari, tutti ancora da decifrare. Il mistero ulteriore ruota intorno alla figura del suo ex compagno e padre della bambina, A.H., un egiziano 45enne, dal quale Natalina si allontanò poco dopo la nascita della figlia.

L’uomo è stato espulso dall’Italia nell’aprile scorso perché risultato in contatto col terrorista islamico Anis Amri, il tunisino di 38 anni ritenuto il responsabile dell’attentato ai mercatini di Berlino nel dicembre del 2016 e in seguito rimasto ucciso, il 23 dicembre dello stesso anno, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, in un conflitto a fuoco con due agenti di Polizia.

Natalina Papandrea era tornata a Roccella dopo averne trascorsi oltre dieci a Milano, città dove appunto aveva conosciuto il padre di sua figlia, che l’avrebbe abbandonata subito dopo la nascita della bambina e molti anni prima di essere destinatario del provvedimento di espulsione. E prima ancora, pare che l’uomo avesse iniziato a collaborare con le autorità italiane, e per questo sarebbe finito nel mirino dei guerriglieri dell’Isis.

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