Il Tribunale di Catanzaro - sezione lavoro - ha rigettato il reclamo della Regione Calabria contro l’ordinanza dello stesso tribunale che aveva bloccato la nomina di Maria Maddalena Giungato, esterna all’ente, a coordinatore dell’Avvocatura regionale. La nomina di Giungato, disposta dall'allora presidente della Regione Jole Santelli con il decreto 80 del 27 maggio, era stata censurata nello scorso mese di agosto dal giudice del lavoro perché effettuata senza selezione né procedura pubblica: contro questa decisione, la Regione e la stessa Giungato hanno presentato reclamo, cui si sono opposti, tra gli altri, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, l’Unaep e un legale interno dell’ente. Nel rigettare il reclamo, il Tribunale-sezione lavoro rileva che «la natura fiduciaria dell’incarico null'altro esprime se non la facoltà, da parte del presidente della Giunta, di individuare la persona destinataria dell’incarico di coordinatore tra gli aspiranti (e solo tra questi) che hanno partecipato alla selezione (anche esterna, ma sempre sulla base di un avviso pubblico che preveda criteri di valutazione idonei a garantire la competenza e professionalità dei soggetti di cui l’ente intende avvalersi)». Nella sentenza poi si specifica che «la nomina di coordinatore dell’Avvocatura regionale deve seguire le modalità di conferimento degli incarichi della funzione dirigenziale di livello generale nella Regione Calabria e, dunque, la disciplina contenuta nel Regolamento regionale numero 3/2015», che prevede, tra l’altro, la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione di apposito avviso con l’indicazione dell’indicazione degli incarichi. Attualmente, a guidare l’Avvocatura regionale è l’avvocata Franceschina Talarico, interna all’ente.
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