Si può continuare a parlare di banchi a rotelle (in aule vuote) o ci si può preparare alla più grande sfida logistica cui l’Italia sarà chiamata da qui a breve: la distribuzione dei vaccini per il Covid-19. La questione ha fatto accendere una lampadina al presidente della Fondazione Terina Gennarino Masi che già di recente, con una trovata simile, ha fornito la soluzione per l’aula bunker dell’eventuale processo “Rinascita-Scott”. Ancora una volta Masi ha scavalcato le interlocuzioni locali - «se si va appresso ai nostri politici non se ne esce…» - e ci ha riprovato mettendo a disposizione per lo stoccaggio dei vaccini gli spazi che Terina ha in comodato d’uso nell’area ex Sir di Lamezia. Cogliendo un argomento che altrove è già una priorità - secondo il settimanale tedesco Der Spiegel «chi riuscirà per primo a distribuire un vaccino sarà il primo a porre fine alle serrate, ad aprire scuole e ristoranti e a dare impulso all’economia» - il presidente di Terina ha lanciato la sua proposta con una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza, al commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, al presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì, all’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo e, da ultimo, al neo commissario alla Sanità Guido Longo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria