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La fiammata del virus da Cosenza alla Sila

Dei 165 nuovi casi ben 36 sono stati censiti in città mentre altri 62 a San Giovanni in Fiore

Il virus rimane la stessa bestia cui non si può domandare pietà. Dopo l’illusione di un lunedì con pochi contagi (e pochi tamponi) è tornato quello di prima, possente e vorace. È quello di sempre, quello che novembre ha trasformato in una delle più grandi paure del Cosentino. Il dato dei positivi raddoppia in appena 24 ore e il bilancio già grave è appesantito anche da altri quattro decessi (di cui uno in casa con tampone positivo post mortem). Tutto questo in concomitanza con una ripresa delle attività didattiche in presenza che fa discutere.

Numeri

Schizza lontano la curva a San Giovanni in Fiore con 62 casi di giornata. Male anche il dato di Cosenza con 36 nuove diagnosi e dove le scuole sono riaperte già da una settimana. Balzo improvviso del contagio a Bisignano con 23 nuovi positivi, altri 5 a Rende. Poi, 4 a San Marco Argentano e a Luzzi, 3 ad Acri e a Roggiano Gravina, 2 a Corigliano Rossano, Castrovillari, Castrolibero, Morano, Tarsia e San Sosti, 1 a Saracena, Dipignano, Sant’Agata d’Esaro, Firmo, Paola, Scalea, Spezzano Sila, Rovito, Montalto, Lattarico, Mormanno, Mottafollone e Civita.

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