Calabria, l'impegno di Longo per riaprire gli ospedali

Altra giornata piena zeppa di impegni, alla Cittadella, per il neo commissario alla sanità calabrese Guido Longo. L’ex prefetto spedito in Calabria dal governo per risollevare le sorti di un settore in coma profondo ha lavorato per diverse ore, coadiuvato dalla sub-commissaria Maria Crocco, alla stesura del Programma operativo anti-Covid. Si tratta del famigerato documento, sollecitato dal ministero della Salute e mai redatto dalla struttura commissariale calabrese, costato l’incarico a Saverio Cotticelli. Longo intende voltare pagina e inviare al più presto quanto richiesto da Roma. In buona sostanza, si tratta di predisporre un documento amministrativo contabile su cui far gravare le spese per l’emergenza Covid e che comprende la parte ospedaliera, quella territoriale e la amministrativo-contabile.

La riapertura degli ospedali

L’altro tema su cui il neo commissario si sta interrogando riguarda la riapertura di alcuni ospedali chiusi negli anni scorsi in nome di una razionalizzazione dei costi. La scelta, come si è visto, non si è rivelata particolarmente azzeccata perché non solo il disavanzo non è diminuito, ma intere zone della Calabria sono rimaste sprovviste di una copertura sanitaria. L’intenzione di Longo sarebbe quella di riaprire alcuni presìdi da destinare alla cura di chi ha contratto il Covid in forma meno severa.