Quarantadue anni, una esistenza apparentemente insospettabile e un vita sul web attivissima: Domenico Giorno, di Luzzi, viveva nell'ossessione di diventare un terrorista. Era colllegato alle "agenzie" dell'Isis, di Al Quaeda e del radicalismo islamico e scaricava dal darknet i manuali utili a costruire ordigni esplosivi artigianali e le dispense di autoaddestramento per compiere attentati.
Giorno si era convertito all'Islam e i magistrati lo indicano come un "lupo solitario". Come professione prestava servizio in un Caf gestito con il padre.
I suoi accessi costanti ai siti di propaganda del fondamentalismo islamico e dei gruppi terroristici mediorientali hanno attirato l'attenzione delle forze investigative della polizia di Stato e del procuratore distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri.
Dopo mesi di accertamenti e intercettazioni telematiche, ambientali e telefoniche, il procuratore capo, l'aggiunto Vincenzo Capomolla e il pm Graziella Viscomi, ne hanno chiesto l'arresto al Gip del capoluogo di regione, Gabriellla Logozzo.
L'accusa? Terrorismo. L'uomo è stato ammanettato stamane dai poliziotti della Digos. È la seconda volta che accade nella medesima area della Calabria: cinque anni fa era toccato a un marocchino sempre residente a Luzzi. Tra i due, tuttavia, pare non vi fosse alcun legame. L'uomo, che sarà interrogato nei prossimi giorni, dovrà spiegare le sue azioni.
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