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Vibo, cagnolina investita sulla statale 18: la denuncia delle volontarie dell'Enpa

Sono i volontari a fare la differenza in Calabria e nel Vibonese in particolare, soprattutto quando è di tutela degli animali che si parla. Ieri sera, però, Vibo ha mostrato il suo doppio volto: quello crudele di chi investe un animale e continua la sua corsa e quello umano di chi è rimasto fino all'ultimo accanto all'animale ferito. A raccontare questa storia è Samantha Mercadante,  che si fa portavoce delle volontarie Enpa della sezione di Pizzo, le quali ogni giorno da una parte all'altra della provincia salvano animali.

"La storia di Rosa - racconta - rappresenta due facce della stessa medaglia, una storia di umanità e cattiveria. Rosa è stata investita ieri sera sulla SS 18, all’altezza di “Colacchio” e della Pizzeria 270gr. Veniamo avvisate e ci precipitiamo sul posto, la cagnolina si lamentava in preda a dolori sicuramente molto forti, accanto a lei i ragazzi della pizzeria e di ordineweb, insieme alle forze dell’ordine, che ci raccontano l’accaduto: la piccola è stata investita non una, ma ben due volte e nessuna delle due auto si è fermata per prestare soccorso".

Quindi, prosegue: "Arrivato il veterinario reperibile contattato dalle forze dell’ordine, ad una prima visita esterna e alla nostra domanda se secondo lui il cane avesse bisogno di essere ricoverato d’urgenza risponde che “il cane non presenta urgenza di ricovero e puó essere trasferito in canile”. Anche non essendo veterinarie, però, abbiamo valutato che il cane in realtà stava molto male e abbiamo deciso di prenderlo in custodia, poiché l’Asp non prevede, neanche per le emergenze, un ricovero in clinica, essendo anche sprovvisti di canile sanitario provinciale".

Così, la corsa in clinica e "il verdetto è ovviamente nefasto: bacino fratturato, forte stato di shock, temperatura corporea di 35 gradi (che per un cane in normali condizioni è di 38,5-39). Oggi la piccola non è fuori pericolo, è ancora in stato di forte shock, ed è ricoverata presso il Centro Veterinario Mera di Nicotera".

Ma è qui che le volontarie intendono fare chiarezza: "Con la Legge n. 120/10, “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”, è stata introdotta un’importante disposizione a tutela dei diritti degli animali. L’art. 189, comma 9 bis, del Codice della Strada, prevede che “L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o piu' animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera a tali obblighi è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559”. Può diventare inoltre reato penale se a causa dell’incidente l’animale muore (art. 544bis del Codice Penale)".

Dunque, le volontarie sottolineano che quando si assista o si provochi un incidente, o ci si trovi davanti ad un animale in difficoltà "dovete sempre avvisare le forze dell’ordine, che a loro volta devono mandare il veterinario reperibile dell’ASP, quando vi viene detto che non è di loro competenza, o che il veterinario reperibile non è disponibile fategli capire che conoscete la legge. Il soccorso non si nega a nessuno, umano o animale!".

In tal senso, dall'Enpa fanno sapere di essere sempre a "disposizione per segnalazioni di maltrattamenti, omissioni di soccorso, omissioni delle istituzioni e garantisce il vostro anonimato esponendosi come associazione" e, infine, il ringraziamento "ai ragazzi della Pizzeria 270gr e di OrdineWeb, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza (chi accorso perché chiamato sull’intervento e chi fermatosi per umanità perché passando si è reso conto di quello che stava accadendo); tutti loro sono stati l’altra faccia della medaglia, la faccia dell’umanità, sono stati amorevoli con la piccola che soffriva e non si sono mossi di lí finché non abbiamo avuto il via per poterla portare in clinica".

Per chiudere le volontarie lasciano la foto "che per noi rappresenta un briciolo di speranza, affinché la gente si sensibilizzi verso gli animali in questa terra che a volte sembra dimenticata da Dio sotto ogni punto di vista. Grazie A. C., è stato bello vederti nel tuo ruolo di poliziotto, chinato sulla quella povera anima sofferente per regalare una carezza, e vi garantiamo che da terra non si è mosso finché non l’abbiamo caricata in macchina".

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