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Il Coronavirus fa paura in Calabria, positiva ex dipendente del centro commerciale di Vibo

Torna a far paura il Coronavirus in Calabria. Gli ultimi casi riguardano due giovani del Vibonese, tra cui una ragazza ex dipendente di un negozio situato all’interno di un centro commerciale, che avrebbe contratto il virus a Eoma.

I nuovi positivi accertati dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ospedale "Pugliese" sono 5: oltre ai due vibonesi ce ne sono tre Catanzarese. In totale sono stati eseguiti 476 tamponi: 236 del Catanzarese, 13 del Crotonese e 227 del Vibonese (una buona parte legati al focolaio di Stafanaconi). I tamponi negativi sono risultati 471.

Il bollettino regionale di ieri ha indicato 31 nuovi casi nelle ultime ventiquattro ore, a conferma di numeri sempre più elevati. È la provincia di Cosenza a segnare l’aumento più importante, con 27 nuovi contagi, 24 dei quali legati a migranti ospitati nelle strutture di accoglienza. Fino a ieri i casi attivi erano 544, ma il numero è destinato a salire visto il numero di nuovi positivi registrato.

La risalita dei contagi arriva proprio nelle ore in cui riaprono le scuole. L’anno scolastico si è aperto ufficialmente lunedì scorso, ma oggi la campanella è suonata in alcuni centri in cui i sindaci avevano fatto slittare l’inizio delle lezioni. Restano ancora chiusi gli istituti dei centri in cui, considerati i casi di positività, i sindaci hanno deciso di rinviare ulteriormente l’apertura.

L’ultimo rinvio riguarda Fuscaldo, nel Cosentino, dove le scuole apriranno il 3 ottobre. Prorogata, infine, la zona rossa di Stefanaconi, nel Vibonese, per altri tre giorni. Qui le scuole che apriranno solo dopo la fine dell’emergenza. La buona notizia è che i primi tamponi processati hanno dato esito negativo dopo i primi 14 casi di contagio.

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