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Rinascita Scott, chiesto il giudizio per 452 imputati: i capi d'accusa sono 438

Si sono conclusi con la richiesta di rinvio a giudizio sollecitata al gup distrettuale di Catanzaro, Claudio Paris, gli interventi dei pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per 452 imputati dell’inchiesta Rinascita-Scott. L’udienza si è tenuta nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia dove si sono alternati i pubblici ministeri Antonio De Bernardo, Andrea Mancuso e Annamaria Frustaci, tutti guidati dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri.

Alla sbarra i clan Lo Bianco, Barba, Pardea-Camillò-Macrì e Pugliese di Vibo Valentia, Mancuso di Limbadi e Nicotera, Bonavota di Sant'Onofrio, Cracolici di Maierato e Filogaso, Barbieri di Cessaniti, Bonavena di Pannaconi, Accorinti di Zungri, Fiarè-Razionale-Gasparro di San Gregorio d’Ippona, Mazzotta di Pizzo Calabro, La Rosa di Tropea. I capi d’accusa contestati sono in totale 438.

Omicidio, associazione mafiosa, narcotraffico, estorsione, usura, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, soppressione di cadavere, sequestro di persona, concorso esterno in associazione mafiosa, rapina e abuso d’ufficio i reati a vario titolo contestati. L’operazione Rinascita-Scott - condotta sul campo dai carabinieri - è scattata il 19 dicembre scorso. Alcuni imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio potrebbero tuttavia optare per il giudizio con rito abbreviato.

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