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Vibo, i presidi di Elementari e Medie a caccia di aule: mancano le strutture

L’Istituto scolastico Garibaldi-Don Bosco

Non solo i presidi degli Istituti superiori, ma anche i dirigenti scolastici di Primaria, Infanzia e Media sono a caccia di spazi, in vista della riapertura delle scuole prevista per il 14 settembre. La ricognizione delle aule è già partita e così le richieste di “edilizia leggera” che sono state inviate al Comune. La situazione non è affatto facile da gestire. Infatti, se da una parte la Provincia ha potuto concordare con i capi d'Istituto di adottare la didattica a distanza, dall'altra, trattandosi di bambini piccoli, non si potrà fare a meno della didattica in presenza. A complicare le cose è il documento elaborato a livello nazionale dal Comitato tecnico scientifico che non è facilmente traducibile in fatti concreti. In città a mancare all'appello non ci sono solo aule, ma addirittura interi plessi scolastici. La “Don Bosco”, ad esempio, dovrà sistemare 171 alunni della scuola dell'infanzia e 90 della “Collodi” di Vena superiore. Nei due edifici, al momento, si stanno effettuando i lavori di adeguamento sismico, per cui la preside Mimma Cacciatore ha dovuto consegnare le chiavi al Comune. Alla Media di Vena, invece, mancano due aule, ma dovendo ridurre il numero degli alunni in ogni classe qualche carenza c'è pure nella sede centrale.

«Sono certa - rileva la Cacciatore - che l'amministrazione saprà intervenire per tempo». Stesso copione all'Istituto comprensivo Garibaldi-Buccarelli, dove la dirigente scolastica Eleonora Rombolà è alle prese con problemi di riadattamento di aule e spazi. «Cinque aule - rileva - mancano alle Medie e 4 ci occorrono per sistemare il plesso “Domenico Savio”». Se in passato, infatti, gli alunni della “Savio” chiuso perché inagibile erano stati sistemati nei laboratori di musica che hanno una metratura ridotta, oggi con la normativa anti-covid non sarà più possibile. Tuttavia, a parere della Rombolà, che esprime fiducia nelle Istituzioni, è ancora prematuro fare una stima definitiva, che sarà possibile effettuare solo appena il Comune avrà un quadro completo.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro

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