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Scuola nel caos, in Calabria mancano oltre 4 mila docenti

La scuola calabrese attanagliata da mille problemi accoglierà domani mattina a Catanzaro, nella sede dell’Ufficio scolastico regionale, il ministro dell’istituzione Lucia Azzolina. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione in una Regione in cui ancora non si sa neppure quando prenderà il via il nuovo anno.

Ancora manca, infatti, la delibera del calendario delle lezioni anche se, in verità, quello della data d’avvio del nuovo anno è, attualmente, l’ultimo dei problemi per gli addetti ai lavori. Galeotto il Covid-19, infatti, si brancola nell’incertezza, tutto sembra ancora in divenire. Sdoppiamenti delle classi, doppi turni, riduzione degli orari, carenza di personale docente e personale Ata, concorsi, supplenze, sono elementi che si rincorrono e su cui si discute senza cavare un ragno dal buco.

Per certo, l’obiettivo prioritario è quello di tornare alla scuola in presenza, ma i problemi non mancano a cominciare dal reclutamento dei docenti. Stando alle valutazioni della Cisl Scuola, nella sola Calabria, mancano circa 4.500 docenti. Situazione in ebollizione anche per il personale Ata i cui organici necessitano di circa 2.500 unità.

Prevedere il caos è cosa naturale. Intanto, domani mattina, il ministro Lucia Azzolina, alla presenza di vertici della scuola calabrese, dirigenti scolastici e rappresentanze sindacali, potrà fare chiarezza sulla ripartenza e sui possibili interventi utili a non limitare il diritto allo studio dei discenti.

Antenne dritte soprattutto tra le sigle sindacali che col ministro pentastellato non sembravano avere un rapporto idilliaco. «Il problema della riapertura delle scuole – sostiene Raffaele Vitale, segretario generale Cisl Scuola Catanzaro, Crotone, Vibo – interessa tutta l’opinione pubblica. La pandemia non è finita. I focolai di questi giorni ci confermano il fatto che gli ambienti di frequente contatto tra le persone sono veicolo di immediata trasmissione del virus».

Il segretario cislino ricorda, in proposito, il caos scatenatosi nel Nautico di Pizzo a seguito della positività di un membro interno della commissione d’esami. Prove interrotte, sanificazione dei locali e centinaia di tamponi per sbarrare il passo ad ogni possibile contagio. «Eppure – rimarca Vitale – si era in un periodo in cui solo il 10/20% dei docenti e degli alunni era impegnato nelle attività scolastiche».

Ma, oltre a preoccuparsi del Covid-19, Raffaele Vitale punta a richiamare l’attenzione ministeriale su altre dolenti note tra cui la necessità «di approvare uno scudo penale per tutto il personale della Scuola», per evitare di farlo finire sul banco degli imputati come sta avvenendo per quello sanitario, e «di comunicare le dotazioni organiche aggiuntive» per meglio organizzare le attività e definire per tempo le ore di insegnamento.

Altre priorità per Vitale «sollecitare gli interventi dei soggetti istituzionali per definire tempi e modalità di sostegno al mondo scolastico» e tutelare il personale “fragile” che «deve avere la certezza – conclude – che cause di forza maggiore tipo Covid non possano essere motivo di limitazione o restrizione delle norme contrattuali».

Nel frattempo «è stata pubblicata la graduatoria degli istituti destinatari dei finanziamenti dell’avviso per la realizzazione di smart class nel secondo ciclo. Saranno 115 le scuole finanziate in Calabria, per un totale di 1.149.791 euro di fondi Pon assegnati». È questo l’annuncio del deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio.

«I fondi consentiranno di acquistare, anche in vista della ripresa di settembre, strumenti e dispositivi digitali, accessori e periferiche hardware (come proiettori, webcam o scanner), software e licenze per piattaforme di e-learning, monitor touch screen e per creare spazi digitali nelle scuole, favorendo nuove metodologie di apprendimento».

«Stanno proseguendo, quindi - sottolinea il pentastellato - gli investimenti del governo per l’innovazione e la digitalizzazione delle scuole, sono 2.198 in tutta Italia quelle finanziate con questo bando, e sono soddisfatto che molti istituti calabresi abbiano potuto sfruttare la possibilità di migliorare le infrastrutture e incrementare gli strumenti utili alla didattica. Il lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus ha accelerato il passaggio delle nostre scuole alla didattica digitale e ha fatto sì che molti insegnanti siano riusciti a trasformare le difficoltà iniziali in opportunità da offrire agli studenti».

«Gli strumenti e le opere derivanti da questi finanziamenti del bando Pon per le smart class, che derivano in parte dai fondi strutturali e in parte dal Piano Nazionale Scuola Digitale, - conclude Melicchio - resteranno in eredità alle scuole e saranno un’opportunità per garantire agli studenti della nostra regione metodologie di apprendimento sempre più avanzate e al passo con le esigenze di contenimento del virus».

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