Nessuna conferma. Per il momento il cadavere rinvenuto nel mare di San Ferdinando rimane senza identità. I magistrati della Procura di Palmi aspettano la comparazione dell'esame del Dna. Solo questo potrà dire a chi realmente appartiene lo scheletro “pescato” sabato pomeriggio dai sommozzatori di una ditta privata operante nel porto di Gioia Tauro dopo l'allarme lanciato da alcuni bagnanti della zona.
Gli investigatori sono a lavoro. Le piste che si battono non sono poche, prima fra tutte quella di un extracomunitario gettato in mare da una nave in transito se non addirittura dalla vicina tendopoli di San Ferdinando. Così come non è da escludere si possa trattare del giovane Francesco Vangeli, di Scaliti di Filandari, scomparso nella tarda serata del 9 ottobre 2018.
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