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Crotone, encomi ai carabinieri del comando provinciale per tre operazioni

Dalle inchieste Trigarium sulla cosca Bagnato di Roccabernarda e
Fructorum sul traffico di sostanze stupefacenti, entrambe coordinate
dalla Dda di Catanzaro, ad un suicidio sventato. Sono le tre
operazioni per le quali i carabinieri del Comando provinciale di
Crotone questa mattina sono stati insigniti dal Comandante della
Legione carabinieri Calabria, il generale di Brigata Andrea Paterna,
in occasione della sua visita alla Caserma, alla presenza del
comandante provinciale, il tenente colonnello Alessandro Colella.

Per l’inchiesta Fructorum, venuta alla luce il 15 maggio 2018, è stato
conferito l’encomio semplice a Claudio Catalano, Rocco Guerra,
Francesco Piedimonte, Nicola Maggio, Angelo Mazzacane, Francesco
Piccinno, Salvatore Esposito, Pasquale Falco, Salvatore Ippolito e
Antonio Notario. Questa la motivazione: «In territorio caratterizzato
da altissimo indice di criminalità organizzata, evidenziando elevata
professionalità, dedizione, non comune senso del dovere e spiccato
acume investigativo prendevano parte ad articolata e complessa
indagine nei confronti di agguerrita organizzazione criminale dedita
al traffico illecito di sostanze stupefacenti, che si concludeva con
l’esecuzione di 21 provvedimenti coercitivi ed il sequestro di droga e
munizioni di vario calibro».

Per aver evitato il 2 giugno 2019 un tentativo di suicidio a Mesoraca, l’encomio semplice è andato a Michele Solito e a Massimiliano Mezzi. I due militari dell’Arma «addetti ad Aliquota Radiomobile di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata, evidenziando elevata professionalità, esemplare altruismo e non comune abnegazione, irrompevano nell’abitazione di un uomo che, in preda a grave crisi depressiva, palesava chiari propositi suicidiari, riuscendo tempestivamente a soccorrerlo ed a liberarlo da un cappio, già fissato ad un gancio del soffitto, scongiurando così infauste conseguenze».

Per lo stesso intervento, l’encomio semplice è stato conferito anche a Vincenzo Spanò in quanto «grazie a prolungata conversazione telefonica, instaurava un rapporto fiduciario con un uomo che, in preda a grave crisi depressiva, palesava chiari propositi suicidiari, permettendo ad altri militari di soccorrerlo tempestivamente e liberarlo da un cappio, già fissato ad un gancio del soffitto dell’abitazione, scongiurando così infauste conseguenze».

Per l’operazione Trigarium emersa il 30 luglio 2018, l’encomio semplice è stato consegnato a Nicola Ficca, Carmelo Capraro, Francesco Piccinno, Antonio Accogli e Giovanni De Simone. «In territorio caratterizzato dall’endemica presenza di criminalità organizzata – si legge nelle motivazioni -, evidenziando elevata professionalità, dedizione e spiccato acume investigativo prendevano parte ad articolata indagine che si concludeva con l’esecuzione di dieci provvedimenti coercitivi nei confronti di altrettanti esponenti di un’agguerrita consorteria di ‘ndrangheta, responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo di armi da fuoco,
danneggiamento ed altri reati, nonché con la denuncia in stato di libertà di altre quattro persone, responsabili di falsità materiale ed abuso d’ufficio commesso da pubblico ufficiale aggravati dal metodo
mafioso».

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