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Colpo al caporalato nel Cosentino, imprenditori incastrati da un "trojan"

L'uso del trojan ha permesso agli inquirenti e agli uomini della Guardia di Finanza del Gruppo di Sibari di attuare tutti i riscontri e cristallizzare tutte le prove utili per definire e disarticolare la rete di caporalato che gestiva i braccianti in modo irregolare nella Piana si Sibari che si estende da Crosia a Policoro.

Il trojan è un captatore informatico inoculato solo su dispositivi elettronici portatili ed usato solo come strumento per effettuare intercettazioni ambientali utile a cristallizzare reati associativi.

L'operazione “Demetra”, scattata all'alba di mercoledì, è sta la più vasta in Italia in tema di caporalato e sfruttamento del lavoro in nero e la prima della zona in cui è stato usata un'app-spia che ha trasmesso tutti i dai in tempo reale dagli investigatori.

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione Calabria. 

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