L'autostrada maledetta. A3 (ieri) o A2 (oggi), è cambiato solo il nome: non c'è pace per la Salerno-Reggio Calabria. I cantieri infiniti, i lavori contestati, gli appetiti della 'ndrangheta, le inchieste giudiziarie a ripetizione: anche l'ultima operazione della Dda di Reggio propone un cocktail vecchio ma sempre esplosivo. Stavolta i riflettori si accendono sul tratto finale, quello più a sud.
Tutto ruota intorno a due figure: il funzionario sospeso (e poi assolto per altre vicende) dall'Anas Giovanni Fiordaliso e l'imprenditore Domenico Gallo. Sotto i riflettori ben quattro appalti in altrettanti tratti dell'autostrada, da Rosarno fino a Gallico: «Svariati lavori in regime di somma urgenza indebitamente affidati ad imprese riconducibili a Gallo» per un valore complessivo di 3 milioni e mezzo di euro nell'arco temporale fra il 2009 e il 2016.
Da parte sua, Fiordaliso sarebbe stato ripagato con somme di denaro, per circa 94mila euro, versate alla moglie attraverso bonifici bancari recanti quale causale la retribuzione per prestazioni di lavoro mai effettuate. Il fil rouge individuato dalle Fiamme Gialle sarebbe la fornitura di bitume.
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