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Da due mesi in malattia, 21 medici del 118 di Catanzaro indagati per truffa: i nomi

Asp di Catanzaro

Un terzo dei medici delle postazioni del 118 della provincia di Catanzaro da quasi due mesi resta a casa in malattia. Una mole di certificati medici, partiti nella gran parte dei casi all'inizio di marzo, che però non è passata inosservata.

Un dato anomalo che per la Procura della Repubblica di Catanzaro nasconderebbe un atto nei confronti dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro che nelle settimane precedenti aveva deciso di revocare le indennità aggiuntive per il personale.

Ieri il Nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza, su delega del sostituto procuratore Graziella Viscomi, ha notificato 21 avvisi di garanzia in cui ai sanitari delle postazioni 118 del territorio provinciale viene contestata l'ipotesi di truffa.

Questi i sanitari coinvolti nell'inchiesta: Caterina Biamonte, 60 anni, di Catanzaro; Anna Maria Orsini, 59 anni, di Sanremo; Rosina Palermo 58 anni, di Mottafallone; Emma Loiero, 55 anni, di Catanzaro; Grazia Polsia Caserta, 55 anni, di Motta San Giovanni; Anna Leuzzi, 65 anni, di Badolato; Angela Stranieri, 40 anni, di Catanzaro; Maria Grillone, 40 anni, di Soverato; Giovanna Maria Costanzo, 40 anni, di Lamezia Terme; Maria Rita Foresta, 55 anni, di Soverato; Emilio Leuzzi, 60 anni, di Badolato; Antonio Sacco, 41 anni, nato a Siracusa; Antonio Scerra, 60 anni, di Catanzaro; Enrico Tomaselli, 59 anni, di Catanzaro; Francesco Mazza, 65 anni, di Carlopoli; Alessandro De Rose, 57 anni, di Catanzaro; Francesco Lupia, 57 anni, di Catanzaro; Giuseppe Foderato, 61 anni, di Sorradile; Teresa Grillo, 61, di Soveria Simeri; Adele Antonini, 56 anni, di Messina; Pasqualina Gargiulo 66 anni, di Eboli.

L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.

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