Calabria

Martedì 30 Aprile 2024

Il coronavirus colpisce ancora l'alta Calabria: nuovi casi a Oriolo, Trebisacce e Torano

La “zona rossa”. È lì che s’annida il Covid-19, in uno dei borghi più belli della Calabria settentrionale. Ad Oriolo il virus continua a infettare: dopo il sindaco e due consiglieri comunali, colpisce a casaccio tra la gente laboriosa di questo piccolo angolo di paradiso. Due nuovi casi di “positività” levano serenità a quanti – come il sindaco Simona Colotta, tornata a casa dopo due settimane di ospedale – vorrebbero tornare alla vita di sempre. Le persone infettate sono complessivamente 25 e per riprende a respirare occorrerà aspettare ancora. A Trebisacce, non molto lontano, sulle rive del mar Ionio, spunta il primo contagiato: è una ventenne residente nella città della Bandiera blu, rientrata il primo aprile dall’estero. È risultata positiva al primo tampone. Dalle indagini effettuate, pare che la ragazza abbia contratto il virus in Inghilterra dove si trovava per motivi di studio. Appena rientrata in Italia, è stata immediatamente destinataria da parte del sindaco Franco Mundo di ordinanza di messa in quarantena. Sta bene ed è in isolamento domiciliare. Nuovo caso anche ad Altomonte, si tratta di una ragazza parente di un componente della giunta municipale. La ragazza è stata posta in isolamento domiciliare ed i genitori saranno sottoposti a tampone. Brutte notizie arrivano dall’altro comune “zona rossa” del Cosentino: San Lucido. Il paese torna a fare i conti con il coronavirus. Il patogeno rimasto in alcuni casi annidato nell’organismo dei contagiati, non è riuscito, a trovare la via di uscita dopo circa un mese. Il paziente numero uno di San Lucido non solo è tornato positivo ma ieri è stato nuovamente ricoverato nel reparto di malattie infettive a Cosenza. Il barbiere che aveva superato i 35 giorni di ospedalizzazione era tornato a casa. Sempre ieri nel pomeriggio un altro uomo di San Lucido, a suo tempo positivo al tampone e che si era successivamente negativizzato, è stato portato a seguito di problemi respiratori nella tenda Codiv-19 dell’Ospedale di Cetraro. Dovrà rifare i controlli. Due casi alquanto singolari. Che dimostrano quanto subdolo sappia essere il Covid-19. Nella Valle del Crati l’ultimo caso è stato registrato a San Martino di Finita ed è collegato al focolaio di “Villa Torano”. Ed è proprio dal piccolo comune dal quale è partita la nuova epidemia, che il leader del movimento “Diritti civili”, Franco Corbelli, lancia un appello al presidente Jole Santelli: «Revochi il provvedimento di blocco del paese». Purtroppo, invece, proprio ieri è stato registrato un nuovo positivo a Torano mentre nella casa di cura privata saranno oggi eseguiti altri tamponi sui dipendenti risultati fino adesso negativi. Da Corigliano Rossano giunge, intanto, notizia di un nuovo infettato: è il ventiduesimo “attivo” nella città ionica. Un altro infettato, infine, è stato individuato a Santa Caterina Albanese. A Castrovillari il paziente positivo, rimasto per una settimana ricoverato nell'ospedale della città del Pollino, si è negativizzato. Almeno così è emerso dall'ultimo tampone eseguito. Pericolo contagio rientrato? È presto per dirlo. Tutto il personale ospedaliero ed i degenti entrati in contatto con lui sono stati sottoposti a tampone e entro oggi si conosceranno i risultati dei test. Questi nel dettaglio i numeri nell'Alta Calabria: 27 pazienti ricoverati e 308 le persone poste in isolamento domiciliare (63 sintomatici e 245 asintomatici). I casi attivi sono complessivamente 335.

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