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Reggio, le tante incognite del futuro: la “Fase-2” spaventa la città

C'è paura e tanta incertezza a Reggio per la cosiddetta “Fase-2”. Quella di una ripartenza dopo il blocco totale per coronavirus. Spaventa soprattutto la situazione economica della città che rischia, anche secondo quanto ha scritto, Confcommercio, di produrre anche tensioni sociali di un certo rilievo. Anche il sindaco teme non tanto il quando ma soprattutto il come. «Il 4 maggio è vicino - ha affermato il primo cittadino in uno dei suoi tanti video messaggi - tuttavia ancora non sappiamo cosa succederà. Il grande interrogativo non è capire cosa riapre, ma come riaprirà. Non abbiamo ancora ricevuto nessuna linea guida dal Governo, e aspettiamo di capire quando arriveranno le mascherine. Il virus - ha proseguito - è tutt'altro che sconfitto. Sarà sconfitto solo quando verrà trovato il vaccino».

Timori per la stagione estiva e per il turismo, fonti queste di sostentamento per la città nei periodi della bella stagione. Ma la paure è concentrata anche sul Comune che rischia il tracollo finanziario se non arriveranno in tempi brevi indicazioni certe dal governo. Palazzo San Giorgio è infatti già in crisi e sull'orlo del dissesto finanziario ma la sospensione di molti tributi per andare incontro alle famiglie rischia di trasformarsi in un boomerang con stipendio a rischio per i comunali, Castore, Hermes e tutte le società partecipate. Senza la liquidità necessaria il rischio a lungo termine c'è.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio

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