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Il sindaco "sperimentatore" di Belvedere fa l'esame del Coronavirus a tutti i cittadini

Il sindaco Vincenzo Cascini

Un primo cittadino mecenate e “sperimentatore”. Vincenzo Cascini, è un medico prestato alla politica che guida un comune posto sulla costa tirrenica del Cosentino: si chiama Belvedere ed è un rinomato centro turistico.

Il rapporto tra il sindaco, proprietario di una clinica privata, ed i cittadini sembra essere davvero speciale se si considera soprattutto l’iniziativa che l’amministratore ha assunto per arginare l’offensiva lanciata dal Covid-19: far sottoporre tutti all’esame sierologico.

Tradotto in soldoni significa prelevare a ciascun residente una goccia di sangue e, attraverso gli strumenti offerti da un kit sanitario, valutare la presenza di proteine virali (Igm) e degli anticorpi sviluppati (Igg). Il tutto senza gravare sulle tasche della comunità.

L’operazione non ha infatti previsto alcun esborso da parte della popolazione che, però, ha scoperto celermente in che misura il coronavirus ha fatto ingresso nell’amena località costiera. Già nei primi giorni di marzo, esplosa l’emergenza, il primo cittadino ha ordinato ad una casa farmaceutica i kit, pagandoli in parte di tasca propria e in parte con i fondi del Comune.

Se il Covid-19 stava contagiando tutta la Penisola, nel suo paese avrebbe trovato una opportuna resistenza. Nel senso che gli uomini e le donne di Belvedere si sarebbero organizzati per fronteggiarlo. E così è stato. Il sindaco ha fatto eseguire 620 esami ottenendo una mappa scrupolosa della possibile presenza di tracce lasciate dal temutissimo Coronavirus.

«Abbiamo rilevato» spiega Cascini «meno di una trentina di casi che ci hanno fornito dei dati significativi. All’incirca venti persone hanno rivelato la presenza degli anticorpi sviluppati a seguito della presenza del virus. Significa che hanno sviluppato una immunità. Altre otto, invece, presentano delle proteine virali. In tutti i due casi, tuttavia, si tratta di persone a-sintomatiche».

Dunque, il coronavirus potrebbe aver fatto la sua sgradita visita pure a Belvedere. «Io credo» afferma il sindaco-medico «che il virus c’è stato e c’è da più tempo. Lo abbiamo insomma vissuto in una forma meno grave. Casi drammatici, infatti, non se ne sono registrati». Per fare altri esami, però, occorrerà aspettare una decina di giorni: i kit, infatti, sono finiti ed i produttori internazionali faticano, a causa della enorme mole di richieste, a rifornire tutti gli acquirenti.

Ma ci sono altri sindaci che vorrebbero procedere come è stato fatto a Belvedere? «Sì, certo» risponde Cascini «sono stato contattato da altri colleghi amministratori che intendono prendere la stessa iniziativa anche se, al momento, i kit non sono disponibili». E la bontà dell’iniziativa del sindaco “mecenate” è confermata dalle indicazioni dei massimi virologi italiani che stanno insistendo da giorni sull’importanza di eseguire, accanto ai tamponi, anche l’esame sierologico. Cascini l’aveva capito prima.

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