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Cosenza, stanati i furbetti del Covid-19: con campi droni, telecamere fisse e posti di blocco

Quando c'è in ballo la salute pubblica non si fanno sconti. Proprio non si può. Ma nonostante le invocazioni che piovono da più parti (“camici bianchi”, esperti, Protezione civile), il messaggio non è arrivato chiaro a tutti. Tanto che qualcuno, evidentemente duro di comprendonio, continua a farsi beffe delle prescrizioni e snobba l'invito a restare casa. Cosenza, sia chiaro, ha un volto diverso da un mese a questa parte. Le saracinesche di molte attività abbassate e le piazze principali vuote sono il sintomo che la gran parte dei cosentini non ci pensa minimamente a mettere a repentaglio tanto la propria quanto l'altrui salute. Qualche auto di troppo, soprattutto in alcuni momenti della giornata, testimonia che gli strappi alla regola, allo stesso tempo, non mancano.

La riscoperta dello smart working è il simbolo della necessità di avvalersi, oggi più che mai, della tecnologia. Che viene incontro anche per stanare i furbetti che stanno aggirando le prescrizioni. Nei prossimi giorni il cielo bruzio sarà popolato pure dai “volatili” tanto in voga nel secondo decennio del nuovo millennio: i droni. Ci saranno gli elicotterini intelligenti a sorvegliare il capoluogo bruzio. Un prezioso strumento messo a disposizione della Polizia municipale dal sindaco Occhiuto.

L'obiettivo è proprio quello di ridurre ulteriormente il traffico cittadino. «Il fine ultimo, infatti, è rallentare la crescita del contagio», si legge in una nota stampa, «per fare in modo che in nessun caso il numero dei casi gravi di coronavirus superi la disponibilità dei posti letto attrezzati in terapia intensiva, ossia con apparecchiature per garantire la ventilazione polmonare e, quindi, la vita del degente. L'occhio elettronico vigilerà sul vasto territorio sorvegliando anche dall'alto. La Polizia locale, infatti, è pronta ad utilizzare anche un drone per il monitoraggio delle aree più difficili da controllare come, i supermercati, le Poste, le Banche, ma anche semplicemente per la lettura delle targhe. In tal modo si dovrà garantire il rispetto dei divieti e delle limitazioni imposti dall'autorità contro il dilagare dei contagi da Covid-19».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza

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