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Riti pasquali con chiese chiuse e senza fedeli: le "Affruntate" di Vibo slittano a metà settembre

Per Pasqua a causa del coronavirus le varie celebrazioni religiose si svolgeranno con le chiese chiuse e senza la partecipazione dei fedeli. L'unica alternativa possibile è la trasmissione in streaming. Sono invece sospese, con la possibilità di poter essere eventualmente rinviate alla metà di settembre, tutte le processioni in programma. Saltano, dunque, le Affruntate di Sant'Onofrio, di Vibo Valentia, di Stefanaconi e di altri centri con il suggestivo incontro, in mezzo alla folla commossa, tra Cristo Risorto e la Madonna , nonché la seguitissima ‘Ncrinata di Dasà.

In queste giorni il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo sta lavorando in sintonia con gli altri presuli della Calabria sulle direttive da emanare alle varie parrocchie seguendo le disposizioni che sono state emanate in vista delle festività pasquali dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti presieduta dal Cardinale Robert Sarah. Il decreto della Curia vaticana stabilisce che le celebrazioni del Triduo pasquale dovranno svolgersi a porte chiuse e che la varie espressioni di pietà popolare e quindi anche le processioni dovranno essere rinviate, indicando quali possibili date il 14 e 15 settembre prossimi, di omettere il rito della lavanda dei piedi nella messa in Coena Domini del Giovedì Santo e di annullare i battesimi nella notte di Pasqua.

Sempre riguardo il Giovedì Santo, al termine della Messa, che può essere concelebrata dai sacerdoti nelle diverse chiese parrocchiali e cattedrali - scrive nel decreto il Cardinale Sarah, per mandato del Papa “pro hoc tantum anno 2020″ - si omette la processione e il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo. I sacerdoti che non possono celebrare pregheranno i Vespri. Riguardo ai riti del venerdì santo la Passione del Signore potrà essere celebrata ma senza la presenza dei fedeli, mentre per la veglia pasquale dovrà essere omessa l'accensione del fuoco e la processione iniziale.

Già stabilito, infine, che le principali celebrazioni a porte chiuse che si svolgeranno nella Basilica Cattedrale saranno presiedute dal vescovo monsignor Luigi Renzo, compresa la messa crismale del Giovedì Santo, un rito particolarmente sentito durante il quale il presule consacrerà l'olio dei catecumeni e degli infermi. Il segno di una chiesa che vuole oggi più che mai far sentire con preghiera la sua presenza in questo periodo così particolarmente doloroso e difficile per tutti.

In vista delle festività pasquali Il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo nell’esprimere ai fedeli la sua vicinanza “per la sofferenza di questi giorni di tormenta per il coronavirus”, in sintonia di spirito con Papa Francesco, suggerisce - attraverso una lettera trasmessa in mattinata ai parroci delle oltre 130 parrocchie del Vibonese - alcuni momenti che “possiamo vivere insieme in preghiera, pur costretti a non uscire di casa”.

Il presule ricorda innanzitutto che per stasera alle ore19 era prevista a Vibo Valentia la Via Crucis per “i martiri di oggi”. Da qui l’invito a farla lo stesso “per conto proprio alla stessa ora in contemporanea”. Altro appuntamento che il presule segnala è la celebrazione a porte chiuse prevista per il 27 marzo (alle 10,30 con messaggio WhatsApp) nella Concattedrale di Tropea in cui è prevista la preghiera di affidamento alla Madonna di Romania nel giorno in cui si fa memoria del terremoto del 27 marzo 1638.

Infine, il presule nel dirsi “sicuro che usciremo rinvigoriti nella fede da questa esperienza inattesa e delicata della pandemia per il coronavirus” rivolge ai pastori la raccomandazione “di lasciarvi guidare sempre dalla <sapienza del cuore> consapevoli che siamo il tramite privilegiato del Signore per portare a tutti amore e salvezza”.

 

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