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Dramma della solitudine a Corigliano Rossano, cadavere di un 56enne trovato in casa

Il dramma della solitudine, in questo momento in cui la gente è segregata in casa, ha manifestato ieri i suoi effetti devastanti sulle persone indifese e sole.

E’ stato trovato cadavere in casa a Corigliano Rossano un uomo di 56 anni, Domenico Forciniti, che viveva da solo in quanto, a quanto sembra, da tempo non aveva più rapporti con l’unico familiare. Nessuno, neanche i vicini di casa che abitano negli altri piccoli edifici singoli ubicati uno accanto all’altro, si erano accorti di nulla. Solo ieri mattina, avvertendo il cattivo odore proveniente dall’abitazione, hanno chiamato il comando della Polizia Locale per segnalare il maleodorante inconveniente.

Sul posto, in Via Reggio, una traversa di via Margherita dello Scalo dell’area urbana di Rossano, sono giunti gli uomini del comando dei Vigili urbani della ex città bizantina, coordinati dal funzionario Pietro Pirillo che hanno trovato chiuso il portoncino d’ingresso della modesta abitazione. E’ stato necessario, perciò, fare intervenire gli uomini del distaccamento dei Vigili del Fuoco della città bizantina che hanno forzato l’imposta. Una volta dentro, a parte il cattivo odore proveniente dal corpo esanime dello sfortunato, si è presentata davanti agli occhi degli intervenuti una scena raccapricciante.

L’uomo, infatti, riverso a terra era già in stato di decomposizione e quindi irriconoscibile. Alla sua identità sono risaliti attraverso la carta di identità trovata sul tavolo della modesta e scarna abitazione di famiglia. Del ritrovamento del cadavere è stato informato il magistrato di turno della Procura di Castrovillari, Flavio Serracchiani che ha disposto la  rimozione della salma, per la tumulazione, dopo l’esame necroscopico del medico legale che ha attribuito il decesso ad arresto cardiocircolatorio deducendo che il decesso sarebbe avvenuto 6-7 giorni prima. Per la triste formalità della tumulazione si è fatto carico il Comune.

Si è appreso che l’uomo, presentava segni instabilità psicologica, ma senza manifestazioni violente e faceva fronte alle modeste esigenze quotidiane con la pensione. Solo, quindi, e cagionevole di salute, nessuno ha potuto intervenire durante la crisi che lo ha stroncato.

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