Una tragedia nella tragedia. Morire a 27 anni, lontano da casa, perché nel tempo in cui una pandemia sta spezzando e stravolgendo troppe vite, capita che anche un'esplosione aggiunga sangue e lacrime ad un dolore che ormai non trova pace.
Un destino crudele quello che lunedì è toccato a Lorenzo Giannini, 27 anni, operaio originario di Vibo Marina che viveva a Seriate in provincia di Bergamo dove lavorava. È morto nell'appartamento al primo piano di via Dante, acquistato verso la fine dell'anno scorso dove si era trasferito da pochi giorni, in seguito all'esplosione avvenuta per una fuga di gas intorno alle 8,30.
Un forte boato e tutt'intorno la distruzione, con vetri e infissi distrutti e il tetto scoperchiato. Tutt'intorno il silenzio, negozi chiusi e nessuno in giro. E anche lui, infatti, si trovava chiuso in quella casa a causa dell'isolamento forzato che in tutto il Paese è ormai regola a causa dell'emergenza Covid-19 e che in provincia di Bergamo è ancora più rigoroso.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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