Anche la Diocesi si attiene alle disposizioni ministeriali per prevenire la trasmissione del Covid-19. La nota a firma di monsignor Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale calabra, è stata affissa nelle varie parrocchie della città. Ma le comunità religiose, per come il Santo Padre ha raccomandato, non interrompono i servizi caritativi, coordinandosi con la Caritas diocesana. In special modo si incoraggiano «iniziative di vicinanza agli anziani soli che vivono nel loro territorio perlomeno attraverso contatti telefonici». Anche al tempo del coronavirus, dunque, la vita va avanti e le porte delle chiese sono aperte ai fedeli e a quanti sentono il bisogno di accostarsi a Cristo.
In queste settimane difficili per via del coronavirus sono tante le preghiere che vengono rivolte, attraverso il web, a Fortunata Evolo, la mistica di Paravati, morta in odore di santità il primo novembre del 2009. Ogni foto di Mamma Natuzza postata sui social, diventa, infatti, puntualmente motivo di riflessione e di invito alla preghiera con migliaia di fedeli che si affidano alla materna protezione del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e della stessa Serva di Dio che durante la sua missione terrena con il suo esempio e le sue parole semplici ha saputo illuminare il cammino di milioni di persone sparse in tutto il mondo.
Le pagine facebook “Devoti di Natuzza”, che conta quasi 250 mila follower e il “Gruppo giovani Mamma Natuzza”, con i suoi oltre 65 mila iscritti, nonché tante altre pagine social, si sono trasformate, in questi ultimi giorni, in un'agorà virtuale dove chi crede nel carisma di Mamma Natuzza esprime con delicatezza i suoi sentimenti, i suoi turbamenti e la sua speranza che tutto si risolva presto nel migliore dei modi, affidandosi alla intercessione della mistica con le stimmate.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro
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