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L'incidente a San Leo, il commosso addio di Reggio Calabria al giovane Carlo

Carlo Alberto Restuccia

«Carlo ha amato la vita fino all'ultimo e ci ha insegnato che la vita vale se si dona e tutto quello che nella tua vita non è dono sa di morte». Parla così don Tonino Sgrò durante i funerali di Carlo Alberto Restuccia, il 24enne morto in seguito all'incidente stradale avvenuto lunedì scorso sulla Nazionale, nei pressi di San Leo.

Reggio si è stretta attorno alla famiglia del giovane, in tanti si sono riuniti nella chiesa di San Domenico gremita per dare un ultimo saluto saluto allo sfortunato ragazzo reggino.

«Siamo qui - ha proseguito don Tonino Sgrò  - per chiedere a Dio la forza per accettare questo dolore ma anche la capacità di trasformarlo in un amore più grande, in un amore che si dona perchè Carlo si è donato in vita e lo sappiamo tutti si è donato anche nella morte. Il suo cuore continua a battere, i suoi organi stanno dando vita ad altre persone».

Carlo è deceduto in seguito alle gravi lesioni e dopo alcuni giorni di coma. La famiglia ha deciso di donare gli organi con un grande gesto di altruismo e bontà: uno dei reni andrà a una bambina di 10 anni da tempo in lista d'attesa. L'ultimo regalo di Carlo alla vita.

 

 

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