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Catanzaro, l'accusa del sindacato dei poliziotti: "Gestione della questura inadeguata"

Il Siulp invoca l’intervento dei parlamentari calabresi «affinchè si impegnino a trasferire al capo della polizia ed al ministro Lamorgese il malessere ed il disagio vissuto dai poliziotti catanzaresi generato da una gestione arrogante, inadeguata e totalmente decontestualizzata dal territorio dal quale provengono continue richieste di sicurezza». E’ quanto scrive il segretario generale provinciale del sindacato di polizia Siulp, Gianfranco Morabito.

«Così come oramai facciamo da più di due anni, siamo ancora una volta costretti - prosegue - a denunciare l’incapacità gestionale ed organizzativa con cui vengono predisposti delicati servizi da parte della questura di Catanzaro. I poliziotti sono costretti a mettere a repentaglio non solo la propria incolumità quanto quella della sussistenza economica del proprio nucleo familiare che è costretto a subire gli effetti di una gestione organizzativa senza regole da parte della Questura».

Per il Siulp, «prevedere l’impiego di un operatore di Polizia per 19 ore consecutive di servizio di scorta ad un extracomunitario senza alcun tipo di assistenza per se stessi e per il soggetto scortato, se non solo quello (ahimè solo cartaceo) di natura sanitaria per il cittadino, mette a repentaglio non solo l’efficienza del servizio in se e per se, quanto l’incolumità degli Operatori impiegati per 19 ore continuative di servizio, ove, a causa di plausibili cali di attenzione possono consentire una possibile reazione inusitata dello scortato».

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