Il procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini «ha chiarito con lucida precisione ogni aspetto delle contestazioni» che gli sono state mosse nell’ambito della pratica di trasferimento d’ufficio aperta al Csm.
Lo comunica il difensore del magistrato, l’avvocato Ivano Iai, all’indomani dell’audizione svolta a Palazzo dei Marescialli, sottolineando che però «al riguardo non mi è consentito comunicarne i profili di merito, nè le questioni procedurali trattate. La Prima Commissione - ricorda - ha infatti rigettato l’istanza di pubblicità della seduta e dell’audizione, motivata in ragione della continua diffusione di notizie in violazione dell’articolo 326 del codice penale nonostante nel corso dell’articolata esposizione dei fatti conseguente alle domande poste al dottor Lupacchini non sia emerso alcun elemento, neppure afferente a vicende coperte dal segreto investigativo, meritevole di essere tenuto riservato e, in quanto tale, sottratto alla condivisibile necessità di conoscenza dell’opinione pubblica e dell’informazione».
Ora, conclude il legale, «si resta in attesa di conoscere le determinazioni della Commissione, ma resta ferma la volontà del procuratore generale di continuare a onorare la funzione direttiva e il ruolo di magistrato con l’immutata e incessante abnegazione e dedizione al servizio della Giustizia e dello Stato, dimostrati nei lunghi anni di documentato impegno professionale».
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