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Truffa sui posti di lavoro a Reggio, l'inchiesta evapora in tribunale

Tribunale di Reggio Calabria

Tre condannati, tutti gli altri assolti nel merito o per intervenuta prescrizione. Si è concluso così, in Tribunale (presidente Silvia Capone, a latere Andreina Mazzariello e Federica Brugnara), il processo scaturito dall’inchiesta “Tutto truffa” condotta dalla polizia su una serie di presunti raggiri e inganni ai danni di persone alla ricerca di un posto di lavoro.

I tre dichiarati colpevoli - riporta la Gazzetta del Sud in edicola - sono Francesco Sergi (condannato a 2 anni e 6 mesi), Maria De Martinis (1 anno e 4 mesi, pena sospesa) e Francesco Marino (2 anni e 8 mesi) per complessivi quattro capi d’imputazione (per altri sono stati invece assolti).

Sono cadute, invece, le accuse per Mario Bueti, Ivan Stefano Gaetano Paladino, Francesco Marcellino, Giovanni Papalia, Rosario Bueti, Placido Magenta, Gaetano Saccà, Salvatore Demetrio Orlando, Mario Francesco Alizzi, Giuseppe Branca, Nicola Anghelone, Attilio Cotroneo, Anna Maria Tuzzato, Demetrio Bueti, Marcello Cambareri, Caterina Repaci, Mario Marzullo, Maurizio Lo Duca, Antonino Tripodi, Giuseppe Antonino Penna, Rosa Pennisi, Ivan Grossi, Francesco Annunziato D’Agostino, Santo Crupi, Carmelo Puleo, Bartolo Giuseppe Puleo e Bruno De Salvo. Dichiarato infine il non doversi procedere nei confronti di Paolo Paladino per morte del reo.

L’organizzazione finita nel mirino della Procura, in un'inchiesta sull’asse Reggio-Villa-Scilla, secondo la tesi accusatoria poi crollata nel corso del dibattimento in Tribunale, sarebbe stata capeggiata da Mario Bueti, villese di 58 anni, personaggio ben noto anche perché è stato impegnato in politica, da consigliere comunale.

Sarebbe stato promesso lavoro anche sulle navi dietro la corresponsione di ingenti somme di denaro.

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