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Dopo la minaccia, la discarica abusiva della Regione Calabria (forse) sarà bonificata

Doveva arrivare una “minaccia” esterna per smuovere l’ingiustificabile inerzia dell’Amministrazione regionale sulla discarica abusiva nella Cittadella regionale. È notizia di oggi che alcuni agenti della polizia municipale di Catanzaro (avendone il Comune competenza territoriale) si sono presentati presso la Regione Calabria. Avrebbero avuto dei colloqui con l’Ufficio Tecnico regionale.

Pare che i vigili urbani fossero arrivati stamani con l’intenzione di sottoporre a sequestro l’area dove ancora oggi risultano accumulati numerosi rifiuti non correttamente conferiti. Il sindacato CSA-Cisal aveva, in due circostanze, sottolineato la pessima figura dell’Ente regionale che invece di dare l’esempio ai calabresi si è fatta cogliere in fallo proprio a casa sua.

Nonostante le denunce pubbliche, anche da parte dell’assessore all’Igiene Ambientale del comune di Catanzaro, l’Amministrazione regionale è rimasta inerte, spostando solo di qualche metro l’accumulo della vergogna.

La polizia municipale, oltre al sequestro, pare fosse intenzionata ad elevare un salatissimo verbale e a portare tutte le carte alla Procura della Repubblica in quanto sarebbero stati rinvenuti dei rifiuti speciali (un ago per insulina e due toner per stampanti). Di fronte a questa clamorosa prospettiva sarebbe scaturita una mediazione. La Regione si è impegnata gradualmente a bonificare l’area. A questo punto il sindacato chiede: chi provvederà a questa operazione? Il CSA-Cisal è molto curioso di conoscere se ci siano le adeguate competenze fra i dipendenti regionali (o la società che ha in appalto il servizio delle pulizie) per stoccare i rifiuti, sia quelli ordinari e sia quelli speciali.

Domani è in programma un incontro al Comune tra l'assessore comunale, la Regione, i vigili urbani e la Società Sieco (che si occupa della raccolta dei rifiuti) per trovare una soluzione congiunta. Nell’ipotesi che la Regione debba procedere alla bonifica, chi si occuperà di questo ingrato compito? Ad ogni modo – chiosa il sindacato-, è veramente desolante che solo “sotto minaccia” la Regione sia disposta a fare quello che dovrebbe essere scontato, cioè rispettare le leggi e, nel caso dei rifiuti, le sue stesse regole. Uno dei tanti paradossi di questa amministrazione.

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