Aumentano, seppur di poco, le vittime della tristemente nota “strada della morte”. La Statale 106 rappresenta per tutti sinonimo di incidente mortale. L'associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” ha realizzato il suo secondo rapporto sugli incidenti stradali mortali, presentato a Catanzaro, che quest'anno analizzando il quinquennio 2014-2018 ha calcolato una vittima in più rispetto all'anno scorso.
Sono 107 le vittime della statale 106, di queste 28 nella provincia di Catanzaro, che ha una estensione di 76 chilometri, 31 nella provincia di Cosenza, che ha un'estensione pari a 113 chilometri, 17 nella provincia di Crotone, che ha una estensione di 84 chilometri, 31 nella provincia di Reggio Calabra, che ha una estensione di 132 chilometri.
«Il dramma assoluto - ha spiegato Fabio Pugliese, presidente dell'associazione - è nel catanzarese, una delle province che ha peggiorato la tendenza, dove abbiamo piantato una croce ogni 2,7 chilometri. La cosa peggiore è che nonostante l'interesse di tutti, i politici siano disinteressati. Pochissimi ne hanno chiesto copia».
I dati riguardano anche le vittime che sono decedute successivamente a causa dell'incidente, e che dal rapporto risultano essere prevalentemente uomini (79%) e giovani. Secondo il dossier la maggior parte degli scontri avviene nel periodo estivo. «Questo - ha aggiunto Pugliese - dimostra che la Statale, rimasta quasi la stessa dalla sua costruzione, non è idonea ai nuovi volumi di traffico cui è sottoposta».
Tra i presenti, Giusto Laugelli, per Anas, che ha sottolineato l'impegno dell'Ente «nella prevenzione degli incidenti anche attraverso l'installazione di autovelox», il capitano dei carabinieri Alberico De Francesco, referente per i progetti della viabilità catanzarese che ha parlato «di numeri devastanti e dell'impegno dell'Arma nella prevenzione anche nelle scuole soprattutto per divulgare la cultura della legalità alla guida, poco diffusa».
Silvia Vono di “Italia Viva”, unica parlamentare presente all'incontro, ha descritto il suo lavoro con il ministero delle Infrastrutture proprio per la Statale 106 che si tradurrà «un investimento di 20 milioni di euro tra Davoli e Guardavalle per un possibile allargamento. Quello che serve, però è cambiare la linea politico-burocratica per una realizzazione dei progetti più rapida. Io sto lavorando con il ministro Paola De Micheli a questo».
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