Sta scivolando verso una pericolosa guerra di campanile l’emergenza rifiuti in Calabria, con i presidenti degli Ambiti territoriali ottimali decisi a intraprendere una politica protezionistica nei confronti delle altre province “colpevoli” di non aver ancora individuato i siti in cui realizzare le discariche di servizio e di aver accumulato ingenti debiti nei confronti della Regione. O è almeno questa la veste che sta assumendo la crisi di settore nell’hinterland catanzarese.
La dura presa di posizione - si legge in una articolo sulla Gazzetta del Sud in edicola - era già emersa nel corso dell’assemblea dei sindaci d’inizio settimana, durante la quale era stato posto un primo argine al conferimento indiscriminato dei rifiuti all’interno dell’impianto di trattamento dei rifiuti di località Alli.
Ma la risoluzione assumerà i toni della perentorietà domani, quando il direttore dell’Ambito territoriale ottimale di Catanzaro, Bruno Gualtieri, firmerà una lettera indirizzata ai Comuni della comunità d’ambito, alla Regione e alla Prefettura con la quale verrà definitivamente fissato il principio del “chi non paga, non conferisce”.
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