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Un intervento di routine, compiuto su un medico, Maria Barca, da suoi colleghi dell'Annunziata. La dottoressa Barca si era ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia per sottoporsi ad un intervento non urgente di asportazione videolaparoscopica di una cisti ovarica. Nessuno avrebbe mai immaginato che in pochi giorni la paziente sarebbe deceduta per sindrome da disfunzione multiorgano.
L'inchiesta, aperta dopo il decesso, si è conclusa con l'incriminazione di cinque medici. La morte di Maria Barca, secondo le conclusioni dei consulenti nominati dalla pubblica accusa, sarebbe stata determinata da un'esfoliazione della parete intestinale evoluta in repentina perforazione. Da qui l'infezione che, secondo l'accusa, sarebbe stata sottovalutata e diagnosticata in ritardo.
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