
I numeri fanno rabbrividire. E offrono il quadro esatto d'un devastante fenomeno che sta investendo Cosenza. I numero sono riferiti al consumo illecito di un farmaco destinato ai malati terminali. Si chiama “Oxycontin” ed è un analgesico oppioide composto per attenuare i dolori dei pazienti affetti da gravi patologie oncologiche. La procura di Cosenza ha scoperto, grazie alle indagini condotte dai carabinieri, che il medicinale veniva utilizzato dai tossicodipendenti come surrogato delle droghe più tradizionali.
Secondo la stima fatta dai magistrati inquirenti in poco più di due anni sarebbero state messe in circolazione nell'area del capoluogo bruzio circa diecimila confezioni di “Oxycontin”, ossia 280.000 “pillole”.
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