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Domiciliari confermati per Seby Romeo

Seby Romeo

Ricorso rigettato e misura cautelare degli arresti domiciliari confermata nei confronti del consigliere regionale e capogruppo del Partito democratico (sospeso per il coinvolgimento nell'indagine “Libro Nero”), Seby Romeo, e del maresciallo della guardia di finanza in servizio alla sezione di polizia giudiziaria della procura di Reggio, Francesco Romeo.

Entrambi sono tra indagati travolti dall’inchiesta “Libro nero”, anche se la loro posizione è del tutto estranea all’accusa cardine dell'operazione che ha colpito duramente la potenti cosca di ’ndrangheta di Reggio, i Libri, e politici, professionisti e insospettabili che secondo le conclusioni della Direzione distrettuale antimafia si sarebbero prestati, ed avrebbero cooperato, nel portare a compimento affari e obiettivi illeciti della ’ndrina di Cannavò.

“Libro Nero” - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - ha scoperto che una vasta area del capoluogo reggino era stremata dalle mani della 'ndrina che fu capeggiata dai fratelli Domenico e Pasquale Libri, gli indiscussi padrini (entrambi defunti) che dalla roccaforte Cannavò riuscirono ad espandersi fino al cuore della città conquistando, e dominando, significative aree della cintura sud.

Con i “Libri” stringevano «patti» i politici che votavano (tra gli indagati il consigliere regionale di FdI, Alessandro Nicolò; e l'ex assessore regionale del Pd, Demetrio Naccari Carlizzi), fagocitavano appalti gli imprenditori amici, si prodigavano professionisti e insospettabili.

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