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Strage sulle strade di Cosenza: 4 morti tra Colosimi, Montalto Uffugo e Guardia Piemontese

Giuseppe Chinelli e Marco Calderaro

Le strade fanno strage nel Cosentino. Una terra prigioniera del passato, tra l’orrore di lamiere contorte in mezzo a una carneficina.

Una mattanza che s’è consumata tra Colosimi, Montalto Uffugo e Guardia Piemontese. Quattro diversi incidenti, con quattro morti morti e sei feriti.

Un incubo cominciato nella notte tra domenica e ieri, in una terra di confine tra Cosenza e Catanzaro. Sulla Provinciale 616, all’altezza del bivio di contrada “Colaci”, nel comune di Colosimi, Giuseppe Chinelli, 30 anni, è al volante della sua auto, una Ford Fiesta di colore grigio.

La sua giovane vita s’è spezzata improvvisamente nello scontro con un’altra vettura. A bordo quattro persone, tutte ferite, tutte fortunatamente fuori pericolo.

Poi la strage di Montalto Uffugo con tre morti e un ferito. Una comunità colpita al cuore, sotto choc. Il sindaco Pietro Caracciolo, d’accordo col suo vice, Emilio D’Acri ha proclamato il lutto cittadino per oggi e sospeso tutti gli spettacoli e i festeggiamenti programmati fino a Ferragosto.

L’apocalisse con tre morti è cominciata al mattino con la tragedia di un ragazzino. Marco Calderaro, 20 anni, fresco talento del pallone, alla guida della sua utilitaria, per cause in corso d’accertamento, è andato incontro al suo destino.

In serata sulla strada che lega Parantoro a Vaccarizzo, una moto con due persone in sella e un’auto si sono scontrate dalle parti di un incrocio. Giuseppe Iannuzzi, 39 anni, militare della marina, padre di due figli in tenera età, è morto sul colpo. Il passeggero, un amico albanese della vittima, Andrea, è rimasto gravemente dopo essere stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’“Annunziata” in condizioni disperate.

La morte aveva colpito ancora, qualche ora prima, sulla Statale che salda Guardia Piemontese a Fagnano. Un 26enne del Nord, M.C., in sella ad una una moto Kawasaki, ha perso la vita nello schianto con una Renault Clio condotta da una giovane donna del luogo che se l’è cavata con diverse ferite non gravi.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola.

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