Risponde Seby Romeo, il capogruppo (sospeso) del Partito Democratico in Consiglio regionale della Calabria accusato nell'operazione “Libro Nero” di tentata corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio.
Davanti al Gip di Reggio, Domenico Armaleo, e ai Pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia, Stefano Musolino e Walter Ignazitto, per oltre due ore ha provato a smontare la grave accusa che gli viene mossa, quella di aver tentato ad informarsi su indagini a suo carico attraverso il maresciallo della guardia di finanza Francesco Romeo per il tramite di Concetto Laganà, esponente dei Democrat di Melito Porto Salvo.
Il consigliere regionale ha argomentato la sua completa estraneità alle accuse affermando di «non ricordare di aver mai incontrato, o conosciuto, il maresciallo Romeo, seppure non essere in grado di escluderlo», e contestualmente negando con fermezza qualsiasi episodio di tentata corruzione.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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