Su circa 650 punti di prelevamento delle acque di balneazione in Calabria, 575 sono risultati di classe “eccellente”, 30 di categoria “buona”, 22 di classe “sufficiente” mentre altrettanti 22 punti di prelevamento sono risultati di categoria “scarsa”.
E' un primo dato statistico sulla qualità delle acque di balneazione che l'Arpacal, l'Agenzia regionale protezione ambientale Calabria, sta elaborando proprio in questi giorni. Tutti i dati, spiaggia per spiaggia sulla Gazzetta del Sud oggi in edicola.
Le criticità (classe “scarsa”) vengono rilevate dall'Arpacal nelle province di Cosenza (9 punti), Reggio Calabria (12 punti di cui 7 nel capoluogo) e in provincia di Vibo Valentia (uno soltanto che salgono a due se si considera il divieto permanente escluso dal monitoraggio a 300 metri a nord del torrente Sant'Anna). Dati, in diversi casi, sovrapponibili a quelli resi noti da Legambiente nei giorni scorsi. I parametri analizzati dai laboratori bionaturalistici dipartimentali sono “Escherichia coli” ed “Enterococchi intestinali”.
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