«Il default finanziario della sanità calabrese, proclamato nei giorni scorsi, non è l'unico problema del settore, ma ve ne sono ben più gravi, come, ad esempio, l'impossibilità a curarsi per molti cittadini».
Inizia così, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, una nota del coordinamento regionale del Partito comunista sede di Cosenza, nella quale si legge ancora: «Un caso, segnalatoci di recente, vede un paziente affetto da una patologia oncologica obbligato ad eseguire un urgente ciclo di radioterapia a Potenza, perché all'Ospedale "Mariano Santo" di Cosenza vi era una lista di attesa di almeno tre mesi e, aspettare, avrebbe voluto dire aggravare, in maniera irreversibile, la propria malattia.
Inoltre, da non trascurare la mancanza di alcuni servizi indispensabili per il territorio. Per esempio, in Calabria, dato il clima mediterraneo, in primavera ed estate, pullula di api e calabroni a cui, molti, risultano allergici alle punture di questi insetti. Bene, la Calabria è una delle poche regioni d'Italia, se non l'unica, a non rendere mutuabile il vaccino esistente per questi soggetti.
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