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Slalom tra vasi e pali su corso Mazzini, i commercianti di Catanzaro chiedono interventi

Corso Mazzini

E' sufficiente l'intervento di un'ambulanza nei pressi del corso, un lieve incidente o l'avaria a un'auto per bloccare il traffico nel cuore della città. E il problema si sta ripetendo ormai da giorni, fra riposizionamenti di fioriere e di paletti in previsione dell'inversione del senso di marcia.

Un punto sul quale l'amministrazione sta scommettendo molto investendolo della missione di rivitalizzare la città. Ma non sono poche le perplessità sull'operazione, soprattutto sugli arredi che stanno rivelando, almeno in questa fase, ingombri tali da bloccare nei casi di emergenza la circolazione.

Ma la questione non è solo di fluidità della circolazione, ma di qualità. A intervenire sono le associazioni che rappresentano il cuore economico pulsante della città, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cicas.

Se da un lato ricordano il parere favorevole espresso rispetto all'inversione del senso di marcia sul corso, pur chiedendo chiarezza su alcuni dettagli, dall'altro sottolineano le perplessità sull'arredo urbano allestito. «I paletti, utilizzati come dissuasori, nella migliore delle ipotesi trasmettono una sensazione claustrofobica e rafforzano ai sempre più rari utenti esterni del centro storico la chiusura anche fisica di una città che dovrebbe invece dimostrare l'esatto contrario. Non ci convince più - aggiungono - neanche la perenne giustificazione dei tanti parcheggi alternativi, al momento, esistenti, nella migliore delle ipotesi poco fruibili o a caro prezzo». In attesa del nuovo piano parcheggi sarebbe il caso, suggeriscono, «di non forzare la mano», mentre sorvolano sulla funicolare «della quale, ancora oggi, non sappiamo quando e per quanto tempo sarà riaperta».

Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Catanzaro in edicola oggi.

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