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Primato negativo per la Calabria, è la terra delle tragedie sul lavoro

Tranciato in due dalla gru. Precipitato da una impalcatura. Inghiottito da un mini-smottamento. Sono solo alcuni dei casi inseriti nel bollettino di guerra delle morti bianche nella nostra regione. Gli incidenti e le morti sul lavoro sono certamente una delle piaghe calabresi più gravi.

E a leggere alcuni dati, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, la situazione appare in tutta la sua drammaticità. Basti pensare che da un'indagine dell'Osservatorio Statistico dei consulenti del lavoro è emerso che, tra il 2017 e il 2018, il maggior numero di infortuni mortali di lavoratori si è registrato in Calabria - e in particolare nella provincia di Crotone (6,3 ogni mille) - e, a seguire, nelle province di Isernia (5,9%) e Campobasso (4,7%).

Quasi ogni mese si verificano incidenti nei cantieri - in alcuni casi purtroppo mortali - in cui a rimetterci sono operai che non sempre lavorano in condizioni di sicurezza.  E sono ancora tanti i lavoratori in nero. Gente che accetta il rischio pur di portare a casa un pezzo di pane.

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