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Il 2 ottobre 1847 nella Piana di Gerace furono fucilati cinque giovani intellettuali dell'ex Distretto di Gerace. Morirono al grido di “Viva l'Italia, viva la Costituzione”. Sognavano un'Italia federale, ma unita e indipendente, in cui venissero garantiti i valori della democrazia e della legalità.
Soltanto di recente ne hanno parlato gli scrittori Roberto Saviano e Aldo Cazzullo. Fino a questo momento i corpi dei cinque giovani non sono stati ritrovati, ma una recente indagine sintetizzata in un volume di Vincenzo Cataldo, attento ricercatore, autore di diverse monografie e saggi sulla storia della Calabria, dal titolo “Storie di idee e di rivoluzioni.
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