Ospedali al collasso in Calabria, manovre contro il blocco delle assunzioni

Tra deroghe e strategici ritardi, si allontana, almeno nell'immediato, lo spauracchio del blocco delle assunzioni nella sanità calabrese. Parallelamente, si dilata l'arco di tempo per procedere alle assunzioni per scorrimento delle graduatorie vigenti degli idonei o per completamento delle procedure concorsuali in essere, prima che scatti lo stop automatico al turnover conseguente all'esito negativo del Tavolo Adduce. Che il blocco possa tardare lasciando tempo e respiro al processo di reclutamento del personale destinato a colmare i posti lasciati vuoti dai pensionati “quota cento” e quelli comunque da coprire per evitare che il sistema sanitario regionale collassi per asfissia assistenziale, lo si evince non solo dal buon senso ma anche dalla conclamata volontà del commissario al piano di rientro Saverio Cotticelli di «chiedere delle deroghe» alle misure restrittive conseguenti allo sforamento del disavanzo sanitario vista la «drammaticità della situazione». Segnali sui varchi temporali prima del blocco del turnover ve ne sono, anche perché non è affatto certo che il famoso “verbale” del Tavolo Adduce dove si certifica lo sforamento del disavanzo 2018 da cui deriva il blocco, sia pronto per essere spedito in Calabria. Sembra paradossale ma più tarda il verbale più si potrà assumere. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola.