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La movida di Catanzaro Lido, tra microcriminalità e caos urbano

Si è concluso con la proposta di un tavolo tecnico straordinario l'incontro pubblico “Movida sì, ma in sicurezza”, organizzato dal circolo “Almirante” di Fratelli d'Italia del quartiere Lido.

Un tavolo di supporto a quello istituzionale che sarà preceduto da un resoconto sui problemi e le relative possibili soluzioni emerse dall'incontro di ieri, da sottoporre all'attenzione del prefetto, Francesca Ferrandino, e del questore, Amalia Di Ruocco. Lo riferisce nel suo intervento il segretario nazionale del sindacato di polizia Fsp, Giuseppe Brugnano, che non vuole rischiare ulteriori «passerelle su questa tematica».

«L'episodio di sabato (una rissa scoppiata davanti a un locale di Lido, ndc) non è sporadico - afferma il sindacalista -, parlo come genitore e come cittadino che vive nel quartiere». Ma il problema della sicurezza non prescinde da altre tematiche importanti come la mancanza di parcheggi, traffico insostenibile, mancanza di polizia locale. Brugnano ha invitato la cittadinanza a denunciare ogni forma di illegalità «perché lo Stato sono tutte le forze per bene che vogliono un cambio radicale. Qui la sera e nei fine settimana arrivano orde di barbari - continua - e abbiamo una cittadinanza di etnia rom che si attesta a circa 5mila unità a fronte di una popolazione di scarsi 90mila abitanti».

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