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Incidente mortale in un cantiere di Crotone, conclusa l'inchiesta: 5 indagati

Dopo dodici mesi di indagini, si chiude l'inchiesta della procura sul crollo del muro di rivestimento del lungomare di viale Magna Grecia che, la mattina del 5 aprile 2018, causò la morte di tre operai che furono travolti dai blocchi di cemento.

Ieri mattina, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, firmato dal sostituto procuratore Andrea Corvino, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato a cinque indagati. Si tratta di: Massimo Villirillo e Gaetano Cosentino, rispettivamente procuratore speciale e rappresentante legale dell'impresa "Crotonscavi", la ditta incaricata dal Comune ad eseguire i lavori; l'attuale Responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Giuseppe Germinara; il progettista e coordinatore della sicurezza del cantiere, l'architetto Sergio Dinale; e Giuseppe Spina, direttore tecnico del cantiere. L'accusa per loro è di omicidio colposo plurimo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Non risulta più tra gli indagati l'ex dirigente del Comune, ingegnere Gianfranco De Martino.

Nel cedimento del muro, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, persero la vita Giuseppe Greco (51 anni) e Mario De Meco (56), entrambi di Isola di Capo Rizzuto, ed il romeno Chiriac Dragos Petru (35). Mentre erano impegnati nei lavori di ampliamento del lungomare di viale Magna Grecia, il muro franò loro addosso. Dragos Petru e Giuseppe Greco, morirono subito. De Meco un mese e 5 giorni dopo l'accaduto spirò in ospedale a Catanzaro dove era stato ricoverato.

 

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