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Cantieri nautici "Ranieri" di Isca, scattano i sigilli per reati ambientali

Uno degli scafi della linea Ranieri

Irregolarità in materia di tutela dei lavoratori e ipotesi di reato ambientale. Sono questi i motivi che hanno portato al sequestro penale dei capannoni di proprietà della società Cantieri nautici Ranieri srl.

Venerdì mattina i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Soverato, i carabinieri forestali della Stazione di Davoli e i militari della Stazione di Isca hanno fatto accesso nei cantieri nautici, situati nel Comune di Isca, nell'area industriale della cittadina nella località denominata “Lampi”, lungo la strada provinciale che collega la marina al centro storico.

I militari, assieme a personale dell'Ispettorato del lavoro di Catanzaro, hanno avviato una serie di controlli all'interno dello stabilimento che si sono protratti per diverse ore. Al termine delle verifiche, condotte congiuntamente, sono scattati i sigilli allo stabilimento, configurandosi l'ipotesi di reato di deposito incontrollato di rifiuti, in violazione del Testo unico sull'ambiente.

Contestualmente l'Ispettorato del lavoro ha sospeso con effetto immediato anche l'attività lavorativa all'interno dei cantieri, in quanto dalle verifiche sarebbero emerse delle irregolarità in materia di tutela dei lavoratori, poiché pare vi fossero degli operai senza regolare contratto di lavoro, senza corsi di aggiornamento in materia di antinfortunistica e antincendio e senza adeguato equipaggiamento, con i rischi derivanti per la salute.

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