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Inchiesta a Riace, giovedì la conclusione dell'udienza preliminare per Lucano e gli altri indati

Il tribunale di Locri

Si concluderà, con tutta probabilità, giovedì prossimo l’udienza preliminare del processo scaturito dall’inchiesta «Xenia», in corso a Locri, a carico di trenta indagati tra cui il sindaco sospeso di Riace, Domenico Lucano, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio. Lo ha stabilito il gup di Locri, Amelia Monteleone, che ha fissato la ripresa dell’udienza e
l'inizio della discussione per lunedì prossimo, 8 aprile. L'udienza proseguirà poi mercoledì e si dovrebbe concludere giovedì.

Nel dibattimento si è costituito parte civile, tramite l'Avvocatura dello Stato, il Ministero dell’Interno. Nel corso dell’udienza di oggi i difensori di Lucano, gli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua, hanno dapprima chiesto l'inutilizzabilità della consulenza presentata nei giorni scorsi dal pubblico ministero in relazione all’accertamento dell’ingiusto profitto (circa 5 milioni di euro) conseguito, secondo l’accusa, nella gestione dell’accoglienza dei rifugiati nell’ambito dei progetti Sprar, Cas e Msna e per l’affidamento dei servizi gestiti dal Comune di Riace.

Il Gup ha rigettato la richiesta dei legali di Lucano, ammettendo, quindi, la presentazione della consulenza tecnica presentata dalla pubblica accusa. Il giudice si è poi riservato di decidere su altre due eccezioni presentate dai difensori del sindaco sospeso relative ad alcune intercettazioni ed alle deposizioni di alcuni testimoni.

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