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Dissequestrata dopo sei anni la discarica La Zingara di Melicuccà
 

Dopo più di sei anni dal sequestro preventivo, una montagna di polemiche e denunce da parte del mondo ambientalista, il gip di Catanzaro ha dissequestrato la discarica di Melicuccà di contrada La Zingara.

Una decisione giunta ieri e che mette fine a una diatriba iniziata sul finire del 2012, quando l'allora commissario per il superamento dell'emergenza ambientale in Calabria aveva scelto il sito di Melicuccà come sede per il conferimento del Fos (frazione organica stabile).

Una scelta, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, alla quale si era opposta Legambiente, che tramite il direttore Francesco Falcone aveva denunciato alla Procura di Palmi una serie di presunte irregolarità connesse all'autorizzazione e costruzione della discarica per la presenza alla base dell'impianto di una falda acquifera che appartiene al torrente Arena, affluente del torrente Vina.

«Prendiamo atto del dissequestro - ha dichiarato il sindaco c - anche se la decisione del gip non implica che domani l'impianto sarà operativo. Abbiamo già dato avvio a un piano di caratterizzazione dei luoghi, per il quale la Regione ha previsto l'investimento di 200 mila euro, che ci dirà se sia il caso di fare ulteriori interventi per la sicurezza dell'impianto. Per quanto riguarda il vecchio, che era stato già dissequestrato, la Regione si è attivata per la messa in sicurezza e la bonifica. Ma l'amministrazione comunale, in attesa della bonifica, sta procedendo con regolarità allo svuotamento della vasca del percolato per evitare dispersione nell'ambiente e nei terreni limitrofi».

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