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Rosarno, sequestro da 3,5 milioni all'imprenditore Nasso affiliato alla cosca Cacciola-Grasso

Beni per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri di Gioia Tauro a Giuseppe Nasso, 40enne imprenditore di Rosarno.

Nasso era stato arrestato nell’estate del 2018 con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione "Ares", in quanto ritenuto partecipe della cosca Cacciola-Grasso, a favore della quale avrebbe messo a disposizione il proprio patrimonio illecito.

Proprio durante il fermo effettuato a carico dell’imprenditore lo scorso 9 luglio, i carabinieri hanno trovato, nascosti in un controsoffitto della sua ferramenta, circa un milione di euro, suddivisi in mazzette e confezionati all’interno di pacchi sottovuoto.

Gli approfondimenti hanno consentito di appurare una netta sproporzione tra il patrimonio accumulato negli anni da Nasso e quello effettivamente dichiarato. Il sequestro odierno ha riguardato denaro contante, conti correnti, polizze assicurative e un’impresa individuale, assieme a beni immobili riconducibili a Nasso e ai suoi familiari conviventi.

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