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"In affari con la 'ndrangheta di Crotone", confisca da 10 milioni per un imprenditore di Petilia Policastro

Un patrimonio di oltre 10 milioni di euro è stato confiscato dagli uomini del gruppo della guardia di finanza di Crotone ad un imprenditore di Petilia Policastro - Natale Garofalo -  ritenuto in affari con la 'ndrangheta crotonese.

L’operazione eseguita dalla guardia di finanza crotonese, prende il nome di «Lea» , in ricordo di Lea Garofalo, la testimone di giustizia petilina, uccisa dalla 'ndrangheta, nel 2009.

Le fiamme gialle del comando provinciale di Crotone, diretto dal colonnello Emilio Fiora, hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale, emessa dal Tribunale di Catanzaro, Sezione Seconda Penale - Misure di Prevenzione, a firma del presidente, Giuseppe Valea e del giudice estensore, Michele Cappai.

I finanzieri del gruppo, agli ordini del capitano Michele Filomena, hanno svolto indagini di polizia economico-finanziaria attraverso accertamenti bancari, approfondimenti di operazioni sospette, ed un capillare controllo economico del territorio mediante pedinamenti, osservazioni e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso alla finanza.

Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento, da parte delle fiamme gialle pitagoriche, ha portato alla confisca di quattro aziende, operanti nel settore edile, ubicate a Petilia Policastro e Crotone, di un immobile sito in provincia di Milano, sede amministrativa di un’attività economica sottoposta al provvedimento di confisca, nonchè di rapporti bancari, cassette di sicurezza, titoli, libretti di risparmio, buoni fruttiferi intestati a Natale Garofalo ed alla moglie di quest’ultimo, Maria Cardamone.

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