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"Dammi i soldi o ti ammazzo", in manette il rapinatore di una pizzeria a Catanzaro

A rintracciare il giovane sono stati i carabinieri

«Dammi i soldi o ti ammazzo», queste poche parole urlate da dietro un passamontagna sono bastate all’imprenditore Andrea Calabrese per riconoscere il giovane che gli puntava un coltello alla gola. Solo pochi giorni prima il titolare della pizzeria gli aveva offerto una possibilità, facendolo lavorare in prova. Di quell’esperienza Ibrahim Shata, marocchino di 20 anni, aveva conservato solo due cose: la conoscenza delle abitudini dell’imprenditore e un coltello da cucina. Lo stesso utilizzato per aggredire nella notte del 20 gennaio scorso proprio Calabrese.

Ieri i carabinieri hanno arrestato il 20enne magrebino il quale, senza fissa dimora, è stato condotto presso una struttura di accoglienza del lametino ed ivi sottoposto agli arresti domiciliari. Il pm Domenico Assumma gli contesta oltre ai reati di tentata rapina a mano armata, lesioni, percosse e porto abusivo di armi, anche l’ipotesi più grave di tentato omicidio. Per quest’ultimo capo di imputazione però il gup Claudio Paris non ha ritenuto gli elementi sufficienti a provare la volontà dell’indagato di colpire la vittima.

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